Alla ricerca delle balene

Oggi è la giornata dedicata all'acquario, il New England Acquarium, e alla crociera per avvistare le balene.
La giornata pare essere buona, non c'è sole pieno, ma almeno non piove come era in previsione.
Prendiamo un the in hotel e al volo un dolcetto dal solito Starbucks e con largo anticipo ci troviamo all'ingresso dell'acquario che si trova piuttosto vicino al nostro hotel, tra il Long Wharf ed il Central Wharf.
E' ospitato in palazzo di concezione e forma moderna ed ha una vasca delle foche "a vista" in modo che anche chi non visita l'aquario possa in un certo modo godere una parte dello spettacolo.
Di fronte c'è una lunga fila di biglietterie, banchetti che vendono magliette, cappellini e che offrono tour in bus, mentre accanto, in una costruzione tutta strana e ricoperta da pannelli riflettenti, si trova l'IMAX, il cinema tridimensionale che offre la visione di filmati inerenti i pesci ed il mondo marino.


L'ingresso dell'acquario

Noi abbiamo già comprato i biglietti online in modo da garantirci il posto per la crociera Wale Watch, così alle 9.00, quando aprono le porte, facciamo il nostro ingresso senza ulteriori file.
Da quello che avevamo letto e dalle immagini che avevamo visto pensavamo fosse più grande.
L'aquario, invece, si sviluppa su quattro piani che ruotano intorno ad un alta vasca circolare che ospita speci oceaniche.
Il piano terra è dedicato ai pinguini, per la precisione tre differenti speci. L'habitat è riprodotto in modo molto accurato, le luci sono molto basse per non infastidire gli animali.
Alle pareti intorno, invece, ci sono diverse vasche con pesci tropicali, anfibi e un laboratorio a vista dove è possibile osservare le cure agli animali malati.
Una rampa che corre intorno alla vasca centrale collega i piani.
Il secondo è dedicato ai cavallucci marini e ai pesci d'acqua dolce, il terzo ospita speci dei mari nordici, mentre all'ultimo è possibile ammirare la parte sommitale della vasca centrale.
In due aree collaterali si possono, inoltre, ammirare una mostra di meduse, la vasca con le foche comuni e il centro di recupero delle tartarughe marine.


Una vasca tropicale

Sebbene il New England Acquarium non è paragonabile in bellezza all'Acquario di Genova la sua visita risulta comunque interessante sia per le differenti varietà di pesci presenti che da noi non si vedono sia perchè ha una caratteristica che lo rende estremamente attraente: la sua funzione didattica.
Da quando vengono aperte le porte fino a quando vengono chiuse al suo interno ci sono numerosi interventi da parte dei biologi marini che parlano degli animali ospiti, mostrano come si prendono cura di loro, li nutrono davanti agli occhi dei visitatori, insomma svolgono alla luce del giorno tutte quelle attività che la gestione di un acquario comporta.
In ogni momento trovi una persona competente che ti sa fornire informazioni e che risponde alle tue curiosità. E' un tipo di approccio che manca parecchio nei nostri musei.

Al termine della nostra visita andiamo a mangiare una pizza al Quincy Market e torniamo per tempo all'imbarcadero accanto all'acquario da dove partirà il traghetto per il Whale Watch, curato sempre dai biologi del New England Acquarium.

Anche in questo caso abbiamo già i biglietti per cui non facciamo coda.
Ci sono parecchie persone che si imbarcano, molte di più dei posti a sedere disponibili tanto che risulta impossibile vedere il panorama stando seduti.
Durante la traversata che richiede quasi un'ora e mezza e che conduce al largo, oltre le isole della baia, vengono date informazioni su ciò che si vede intorno e poi sulle balene, la loro vita, le loro abitudini.
Purtroppo con il rumore dei motori e dell'aria forte non riusciamo a capire una parola.
Trascorsa un'ora e mezza il traghetto si ferma in una zona in cui il sonar ha rilevato la presenza dei cetacei, attendiamo un pò, ma intorno non si vede niente, per cui ripartiamo dirigendoci ancora più lontano dalla costa.
Qui ecco che finalmente si riesce a vadere un esemplare, ma che delusione!


Una balena

C'è talmente tanta gente che si spintona per vedere che alla fine non si vede quasi nulla. Per di più occorrerebbe stare fermi ad attendere che le balene riemergano dopo la loro lunga apnea, invece, il traghetto viene spostato più avanti dove se ne vedono altre.
In definitiva vediano/non vediamo quattro esemplari, di tre differenti speci (almeno a detta di uno dei biologi presenti), poi, visto che si è fatto tardi, viene invertita la rotta e si ritorna indietro con grande delusione.
Sinceramente mi sarei aspettata qualcosa di più emozionante. Avrò visto si e no visto una coda e uno sbuffo!
Troppo poco il tempo in cui ci siamo fermati ad ammirare le balene rispetto a quello che ci vuole per raggiungere la zona di avvistamento.
E' vero che all'acquisto del biglietto era garantito l'avvistamento e, in caso contrario, un nuovo biglietto per una data successiva, ma un conto è vedere una coda ed un conto è stare lì ad ammirare le loro evoluzioni...

Per placare la delusione decidiamo di andare a cenare in uno dei ristoranti più famosi di Boston: il Barking Crab.
Si tratta di un piccolo locale a cui è collegato un lungo tendone colorato sotto il quale si mangia a lunghe tavolate con panche in legno condividendo il proprio posto con altri sconosciuti. L'atmosfera è estremamente informale, i prezzi sono molto bassi ed il cibo (prevalentemente pescato fresco) è ottimo.


L'interno del Barking Crab

L'attesa può essere lunga e occorre pazientare non poco, soprattutto a cena, ma ne vale veramente la pena per gustare piatti di granchi, aragoste e molluschi a volontà.
Noi osiamo anche il dolce, un cannolo ripieno di ricotta, che ci da la mazzata finale..... come ci manca il limoncello!!!

0 commenti:

Posta un commento