Ultimo giorno a NYC: Empire, Central Park, Guggenheim, Graund Zero, Chelsey Market e crociera finale by night

Purtroppo oggi è l' l'ultimo giorno del nostro soggiorno negli Stati Uniti e ci svegliamo con l'intenzione di goderci appieno le poche ore ancora a nostra disposizione.

Come programmato la sera precedente, quindi, ci alziamo di buon'ora per andare a goderci il panorama mattuttino dall'alto dell' Empire State Building.

L'Empire State Building è sicuramente il grattacielo più famoso di New York ed è stato per lungo tempo il più alto. La sua costruzione in pietra calcarea sormontata da un'alta antenna è facilmente individuabile e caratterizza lo skyline della città.

L'apertura è alle 8.00 e noi arriviamo puntuali dopo la solita corsa in metro ed un cappuccino al volo, riuscendo ad entrare tra i primi.
Non è che volevamo stabilire un primato, ma vogliamo semplicemente evitare di fare troppa coda.
Praticamente non c'è nessuno, prendiamo l'ascensore che in pochi minuti ci porta alla terrazza panoramica del 102° piano.

Panorama dall'Empire State Building

La giornata fortunatamente è bella e soleggiata nonostante ci sia un pò di foschia all'orizzonte.
La vista, inutile dirlo, è meravigliosa e spazia a 360° su Manhattan.
Sulla terrazza siamo in pochi e possiamo goderci tranquilli il panorama che spazia fino all'Hudson e in lontananza piccolina piccolina spunta anche la Statua della Libertà!!

Ci fermiamo più di un'ora e scattiamo un'infinità di foto.
Ormai la terrazza si è riempita di turisti e diventa arduo ritagliarsi un posticino per cui decidiamo di scendere.
La nostra prossima meta è Central Park che riusciremo finalmente a vedere sotto il sole.

Manhattan

Mentre, cartina alla mano, stiamo valutando come al solito in quale direzione è la stazione metro che va verso l'Upper Side, ci abborda una signora anziana che premurosamente cerca, prima di darci una mano, e poi inizia ad elencarci tutti i posti che dobbiamo assolutamente vedere.

Risulta inutile spiegarle che è il nostro ultimo giorno ... sembra irremovibile. Non ci resta che andare nella direzione che ci ha indicato e .... svoltato l'angolo prendiamo finalmente la metro!

Central Park è indescrivibile, soprattutto in una giornata di sole.
Prima di tutto ti stupisce per la sua vastità: un enorme polmone verde al centro di Manhattan e poi per la sua animosità: c'è gente che passeggia, fa sport o semplicemente si riposa all'ombra, circondata da scoiattoli affamati e curiosi, ascolta improvvisati concerti o si sofferma ad assistere a piccoli spettacoli messi in scena da artisti di strada.

Artisti a Central Park

 Abbiamo già un'idea delle parti del parco che vogliamo vedere, ma per un pò ci lasciamo incantare dai vari personaggi che incontriamo: una piccola band jazz, un solitario sassofonista, dei mimi .... seguire la cartina che abbiamo a disposizione, poi, non è così semplice in questi spazi così grandi si perde facilmente l'orientamento.

Raggiungiamo la Bethesda Terrace con la sua fontana sormontata dalla statua dell' Angel of the Waters e costeggiamo il lago fermandoci per qualche minuto allo Strawberry Fields, il famoso giardino dedicato alla memoria di John Lennon dove ancor ora la gente lascia omaggi floreali.

Strawberry Fields

Decidiamo a questo punto di addentrarci nel Ramble, una zona boschiva ideale per gli amanti del birdwatching.
Qui la vegetazione è piuttosto rigogliosa e selvaggia e c'è meno frequentazione.
L'intrico di sentieri è fitto e considerate le poche indicazioni c'è il rischio di perdersi o girare a vuoto, così cerchiamo di tenerci sempre in vista del lago.
Ad un certo punto raggiungiamo l'Oak Bridge che attraversa la punta nord del lago.

Central Park

Siamo di nuovo su uno dei tracciati principali del parco.

Proseguiamo la nostra piacevole passeggiata lungo il lago e quasi nei pressi dello Swedish Cottage ci supera una ragazza in vestito da sposa e .... scarpe da ginnastica.
Non facciamo in tempo a scattarle una foto, ma cerchiamo di seguirla incuriositi.
La ritroviamo allo Shakespeare Garden in posa con il suo sposo per un servizio fotografico. Lei ora con scarpe con il tacco, lui in abito da cerimonia e .... converse!!

Romeo and Juliette - Central Park
 Divertiti li lasciamo ai loro scatti e, passando accando alla statua di Romeo e Giulietta davanti al Delacorte Castle, raggiungiamo la vasta distesa del Great Lawn.
Qui, proprio di fronte al Turtle Pond, popolato veramente da tartarughe, con davanti la vista del Belvedere Castle c'è un sacco di gente che fa picnic e si rilassa al sole.

Great Lawn a Central Park

Noi saliamo sullo sperone roccioso e raggiungiamo il castello per avere una visuale dall'alto di Central Park, du cui non si vede la fine. A sinistra riconosciamo l'edificio che ospita il Museum of National History che abbiamo visitato qualche giorno fa.

Ridiscesi puntiamo ancora verso nord fiancheggiando campi da baseball fino a sbucare proprio davanti al gigantesco bacino chiamato Jacqueline Kennedy Onassis Reservoir che un tempo distribuiva l'acqua potabile ai newyorkesi.
Il panorama è favoloso! Intorno c'è tantissimo verde e in lontanaza si vede lo skyline di Harlem.

Era nostra intenzione farci il giro attorno, ma a questo punto siamo stanchi e l'idea di fare questi ulteriori 2,5 km non ci aggrada.

Decidiamo, allora, di lasciare Central Park e andare a dare un'occhiata al vicino Guggenheim Museum.

Entrambi non siamo grandi fan dell'arte moderna, ma abbiamo il biglietto compreso nella New York City Pass e poi siamo incuriositi dalla sua architettura.

Guggenheim Museum
C'è parecchia gente all'interno e le fotografie sono rigorosamente vietate, non solo alle opere ma anche alla struttura a spirale lungo cui sono disposte e che caratterizza spiccatamente il museo.

Facciamo un giro percorrendo l'insolita rampa e fermandoci davanti alle opere che più ci colpiscono. Non sono molte, ma tra queste ci sono anche le fotografie del quarto piano. L'allestimento temporaneo, invece, che consta di diversi filmati ci appare del tutto incomprensibile.

Usciti fuori ammiriamo ancora le linee sinuose ed affascinanti dell'edificio e poi ci gustiamo un hot dog percorrendo verso sud la Museum Mile, ossia quella parte della Fifth Avenue che va dalla 82sima alla 105esima strada dell'Upper East Side e su cui si affacciano in solo un miglio ben dieci musei!

Giunti all'angolo sud di Central Park prendiamo la metro verso Times Square per avvolgerci ancora una volta in quello nell'atmosfera più caotica di tutta Manhattan.

Times Square
 Complice il bel tempo c'è una folla pazzesca. Ci lasciamo trascinare, fotografiamo ancora una volta la piazza, le insegne luminose e i grattacieli che finalmente riflettono la luce del sole, ci fermiamo ad osservare prima un gruppo di ragazzi che ballano la break dance (bravissimi) poi il leggendario Naked Cowboy e, per par condicio, la Naked Cowgirl.

Decidiamo di comprare qui alcuni souvenir da portare agli amici in Italia, anche se decidere il negozio è arduo, sono tutti trappole per turisti, ovviamente.
Alla fine optiamo per magliette I Love NY per tutti ... speriamo che resistano almeno al primo lavaggio.

Times Square

E'arrivato il momento di andare a far visita ad una parte di Manhattan molto particolare, Ground Zero.

Più volte in questi giorni di permanenza nella Big Apple ci siamo passati vicino, ma non ci sembrava mai il momento giusto, non volevano andare lì di corsa tra una visita o l'altra, ma prenderci il tempo giusto per vedere il luogo in cui l'11 Settembre 2001 la vita di moltissime persone innocenti terminò per sempre cambiando irrimediabilmente non solo l'America ma il mondo intero.

L'area in cui le torri gemelle sono collassate su loro stesse è ancora cintata e continuano i lavori per la rimettere in sesto l'area e ricostruire nuovi edifici ed un memoriale dedicato alle vittime.
Enormi gru si muovono, sono impressionanti come il buco lasciato aperto nel terreno.


Ground Zero

In un edificio accanto è stato aperto il 9/11 WTC Tribute Center, un museo non museo, in cui i visitatori di Ground Zero possono prendere contatto con i fatti che sono accaduti.
Lo spazio è modesto, stipato di persone che in silenzio guardano commosse immagini e reperti che l'Associazione delle famiglie delle vittime ha qui raccolto per commemorare i propri cari.
Televisori proiettano immagini sul crollo e i soccorsi, mentre appese alle pareti fotografie degli scomparsi, bigliettini di appello, abiti dei pompieri ... impossibile non rimanere colpiti sia dalla gravità della tragedia ma anche dai racconti di chi si è mosso da ogni parte d'America per portare qui il suo aiuto.
La visita a questo centro fa emergere un profondo dolore, anche per noi che abbiamo vissuto il tutto dall'altro capo del mondo, ma anche un profondo rispetto per l'amore e la solidarietà che sono usciti fuori dal popolo americano nel momento della tragedia.

Usciamo ancora commossi e imbocchiamo la Broadway in direzione del nostro hotel a Tribeca. Abbiamo voglia di camminare un pò e in un cero senso di riprenderci.

In albergo ci riposiamo un attimo prima di buttarci di nuovo nell'atmosfera newyorkese e nel traffico del tardo pomeriggio.

Abbiamo intenzione di festeggiare la nostra ultima serata a New York con una crociera lungo l'Hudson, ma prima facciamo un salto a Chelsea, quartiere che purtroppo non abbiamo avuto ancora il tempo di vedere.

Chelsea è un quartiere pieno di gallerie d'arte intorno alle quali ci sono bei caffè, eleganti ristoranti e negozi.
Bisognerebbe passeggiare senza fretta lungo le 8th e 9th Avenue.
Noi purtroppo di tempo ormai non ne abbiamo molto per cui optiamo per andare a vedere il Chelsea Market, raccomandato dalla nostra guida.

Chelsea Market

Qui una vecchia fabbrica di biscotti è stata ristruttura in modo geniale e trasformata in mercato.
Muri in brownstone, qua e là i resti della prima destinazione fanno del Chelsea Market un luogo attraente ed interessante.
All'interno ci sono più di venti negozi alimentari e ristoranti dove si possono trovare specialità di alto livello per tutti i gusti.
Chelsea Market

Secondo noi assolutamente da vedere! Ceniamo lì e poi ci dirigiamo verso il Pier83, prima con la metro e poi percorrendo la 42ma strada.

L'ultimo pass del NY City Pass che ci rimane è quello per la Harbor Lights Cruise una crociera di due ore con la Circle Line lungo l'Hudson alle luci del tramonto.
L'orario di partenza è previsto per le 19.00 e nonostante il nostro voucher dia diritto a saltare la coda vogliamo arrivare in anticipo.
Alle 18.30 al Pier 83 c'è una coda inimmaginabile! Temiamo di non riuscire a partire nonostante s disposizione ci siano due traghetti, ma alla fine c'imbarchiamo.
I posti migliori per scattare fotografie(al fondo o sul lato sinistro) sono già tutti occupati.
Ci accontentiamo di quello che rimane.

La serata è splendida, non c'è una nuvola e ci godiamo il panorama mentre passiamo vicino alla USS Intrepid, al Pier 54, a Battery Park.
USS Intrepid

Poco per volta ci sfilano di fianco i grattacieli della Lower Manhattan, nei cui vetri si specchia la luce del tramonto.

Harbor Lights Cruise
 Lontano spicca anche l'Empire, simbolo della città. Favoloso!


 Passiamo di fronte al South Street Seaport e superiamo il Brooklyn Bridge e lo Williamsburg Bridge, magnifici nella luce della sera.

Brooklyn Bridge

A questo punto il traghetto inverte la marcia e punta in dirazione Liberty Island fermandosi inaspettatamente per farci ammirare la Statua della Libertà by night prima di tornare lentamente al Pier83.

La Statua della Libertà

Scendiamo soddisfatti della scelta fatta. Ricorderemo per sempre quest'ultima vista di Manhattan, stasera più bella che mai.

Harbor Lights Cruise

Torniamo dritti all'hotel, siamo stanchi, è stata una gionata intensa che concludiamo con una pizza presa al vicino take away.

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